NICO LÖPEZ BRUCHI, successo per incontro con l'artista nella nuova sede del Russoli al Politeama | EVENTI
Nico Bruchi, conosciuto nel mondo della street art come LÖPEZ, dipinge e rivitalizza i muri di mezzo mondo. Mercoledì 26 febbraio, durante il suo poliedrico percorso artistico, è stato ospite del Liceo Artistico Franco Russoli di Cascina, ora ubicato nella graziosa sede del Politeama.
L'evento messo in in piedi dal prof. Roberto Brunetti, in qualità di referente cascinese di "eventi e mostre", ha dato la possibilità alle studentesse e agli studenti presenti di ascoltare dal vivo le esperienze dell'artista nato a Volterra, ma cittadino del mondo.
Nico Bruchi, in arte Löpez, - si legge sul sito dell'Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani - nasce nel 1984 a Volterra, una splendida cittadina nel cuore della Toscana. Si diploma presso l’Istituto Statale d’Arte di Volterra, nel 2002 e continua i suoi studi alla Accademia delle Belle Arti di Firenze. Artista del nuovo millennio, nel 2000 inizia ad esprimersi come graffitista attraverso un percorso di comunicazione urbana sperimentale ed innovativo.
Nel 2003 entra a far parte della EDFcrew, (Elektro Domestic Force) un collettivo di artisti con un background legato alla street art le quali influenze, applicate al mondo del design e dell’architettura, hanno stravolto i concetti di writing tradizionale, divenendo così, una delle più importanti e famose creativecrew della scena nazionale ed internazionale.
Lavorando in ambito internazionale e partecipando alle manifestazioni artistico-culturali di maggior rilevanza, si sono affermati come gruppo creativo moderno.
Löpez affianca al percorso di gruppo, un percorso più personale, nel quale esprimendosi senza confronti, sperimenta tecniche e canali di comunicazione di ogni genere.
Le sue performance, richieste in ogni parte del mondo, lo vedono impegnato in situazioni di totale diversità, dalle installazioni illegali ai musei contemporanei. Le sue produzioni provocatorie e risveglianti riescono a trasmettere direttamente i concetti fondamentali e le riflessioni che l’artista affronta coraggiosamente.
Un percorso, quello di Löpez, maniacale e fortemente sentito, verso un abbattimento del limite espressivo e delle barriere sociali.Un missionario espressivo più che un artista, una persona piacevole che spende il suo tempo a migliorare esteticamente e ideologicamente, attraverso le proprie qualità espressive, un mondo a lui doloroso e irrispettoso. Un social artist puro e sincero,impossibile da non amare. Un esempio per il mondo dell’arte.
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