ANALISI DE "IL TRIONFO DELLA MORTE" di Buonamico Buffalmacco | INFORMART


L'affresco di Buonamico Buffalmacco analizzato dall'Arcivescovo Benotto e dal Prof. Carofano.

L'Arcivescovo di Pisa, Giovanni Paolo Benotto, ha tenuto una lezione al Russoli sull'affresco di Buffalmacco, Il Trionfo della morte, recentemente restaurato e restituito all'ammirazione dei visitatori nel Camposanto monumentale di Pisa.
L'incontro con gli studenti ed i docenti ha avuto un taglio teologico, come ha precisato subito l'Arcivescovo, che non essendo uno storico dell'arte, ha incentrato la spiegazione sugli aspetti evangelici di un'opera così importante nella storia artistica della nostra città.
L'affresco è stato spiegato quadro per quadro, rilevato in ogni dettaglio, in modo preciso con la competenza e la grazia di un teologo vicino alle giovani generazioni.




Molti sono stati gli spunti di riflessione per aprire un dibattito senza soluzione di continuità tra presente e passato che mai ha dimenticato come, la lotta tra il bene ed il male sia stata, e sempre sarà, il cardine di ogni diatriba. Un trait d'union tra l'antichità ed il mondo d'oggi, dove si ripetono sempre gli stessi interrogativi in una sorta di corsi e ricorsi storici. Mai si può prescindere dai peccati del genere umano, considerandone i vizi e le virtù.




Dopo l'esame dell'opera e gli accenni ai significati spirituali ed agli insegnamenti morali, il dibattito si è spinto oltre, grazie alle domande partite dei ragazzi che hanno colto nel vivo le problematiche della nostra società: corruzione, pedofilia, unioni civili ed omosessualità.
L'Arcivescovo si è dimostrato un eccellente educatore ed un sublime pedagogista, rispondendo ad ogni domanda con estrema disinvoltura e lasciando agli studenti la voglia ancora di approfondire, oltre la fede personale, questioni filosofiche ed esistenziali.

Cosa accadrà dopo la morte?

C'è la possibilità di reincarnazione?
Dove andrà la nostra anima?

Ha chiesto tra gli altri Christopher Grasso, che recentemente ha esposto all'Accademia Ungherese a Roma. La linea dell'Arcivescovo non poteva che seguire la concezione cristiana, ma senza essere condizionante e nel più profondo rispetto per ogni ideologia.

L' Arcivescovo Benotto e il Prof. Pierluigi Carofano

Grazie anche alla competenza del Prof. Pierluigi Carofano, critico e storico dell'arte e della Prof.ssa di Religione Maila Marinai è stata possibile la realizzazione dell'evento.

Scritto dalla Prof.ssa Sandra Lucarelli

referenti evento: Prof.ssa Maila Marinai e Prof. Pierluigi Carofano

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