RASTA: STORIA E SIGNIFICATO a cura dell'allieva Elena Santamaria, 3 A design del vetro, a.s. 2022/23 | MusicArt
Molte studentesse e tanti studenti portano i "rasta"...
...ma i "rasta" cosa sono?
Con il termine “rasta” normalmente ci si riferisce ai capelli raccolti in ciocche cotonate e colorate, molto diffuse al Liceo Artistico Franco Russoli di Pisa e Cascina; in realtà, “l’acconciatura” si chiama dreadlocks e le ciocche dread, composte da tanti nodi nei capelli che si possono ottenere in diversi modi, uno dei quali sta nel non pettinarsi, né tagliarseli per un tempo abbastanza lungo. I dreadlocks si possono realizzare affidandosi ad un parrucchiere, oppure a casa in maniera autonoma con una persona esperta. L’importante è armarsi di molta pazienza, ascoltare un po' di reggae ed avere a portata di mano alcuni strumenti facili da reperire quali un pettine con i denti stretti, degli elastici, della cera per capelli, un uncinetto per rifinire e domare i ciuffi più ribelli.
Il Rastafarianesimo è comunemente concepito secondo categorie radicalmente lontane dalla sua essenza. Nasce infatti come nazionalismo, o meglio, come versione religiosa del movimento politico conosciuto come Etiopismo, sorto negli anni Trenta in Giamaica tra la popolazione nera, tendente al ricongiungimento ideale con una mitica patria africana, identificata nell'Etiopia cristiana e biblica. Molti etiopisti confluirono poi nel Rastafarianesimo a sostegno del ritorno in patria dei figli della cosiddetta Diaspora Nera, gli schiavi sparsi per il mondo.
La religione Rasta altro non è che una miscela delle migliori forme mistiche legate al monoteismo. Ispirata alla predicazione del leader giamaicano Marcus Mosiah Garvey, a partire dagli anni Ottanta, la cultura Rasta ha aumentato la propria diffusione nel mondo, soprattutto grazie a Bob Marley e Peter Tosh. Tramite la musica Reggae, che ne veicola i contenuti e lo stile in ogni angolo del pianeta Terra, questo trend è arrivato fino a noi.
Al Liceo Artistico Franco Russoli di Pisa e Cascina la moda dei dread è arrivata da tantissimi anni, ma in pochi sanno che all'ombra della Torre Pendente svetta proprio un rarissimo esemplare del Leone di Giuda:
La porta del Leone - si legge sul sito dell'Ufficio Informazioni Turistiche del Comune di Pisa - fu la prima ad essere aperta durante la costruzione delle mura di Pisa nel 1154. La sua grandezza, coronata da un arco a tutto sesto, ne testimonia l’importanza: era destinata a ingressi trionfali e al passaggio di carri e barrocci carichi di merci. Il leone marmoreo, originariamente collocato nella nicchia di una delle torri a difesa della porta, era orientato verso l’esterno, a guardia della città, molto probabilmente sulla cima della torre ormai abbattuta.
Quando, nel 1406, i fiorentini conquistarono Pisa, spostarono il leone verso l’angolo murario e lo girarono verso l’interno. Il Leone di Giuda è il simbolo di una tribù ebraica e l'associazione tra Giuda e il leone può essere innanzitutto trovata nella benedizione di Giacobbe a Giuda di cui si legge nel Libro della Genesi. Sia il re Davide che Gesù discendono dalla tribù di Giuda, di cui il leone è simbolo.
Scritto dall'allieva Elena Santamaria
ALLIEVA: Elena Santamaria
CLASSE: 3 A Pisa, a.s. 2022/23
INDIRIZZO: Design vetro
COPERTINA: Il Leone "Pisano"
foto scattata dall'allieva Nicoletta Oliveiro (3 A Pisa)
DISCOGRAFIA CONSIGLIATA dal sig. Sergio Gaglioti:
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