I RICHIAMI METAFISICI DI CARLO D’ORTA, scritto dalla prof.ssa Sandra Lucarelli | INFORMART


I RICHIAMI METAFISICI DI CARLO D’ORTA 
Nell' ambito del Progetto "Ludicamente" ideato da diversi anni dal prof. Samuel Bozzi , ho organizzato una visita al Centro Arte Moderna di Pisa dove sono in esposizione, fino al 12 Aprile, le opere di questo Artista, avvocato, fotografo ed ex parlamentare.
Le studentesse e gli studenti sono rimasti affascinati dal gioco delle luci e dei riflessi che mostrano le foto in esposizione. Le opere fotografiche di questo Artista sono estrapolazioni metonimiche sia dei contenenti che dei contenuti delle cose. Soprattutto negli edifici i cui contenuti, dilatati dall’obiettivo, hanno connotazioni informali. Ogni cosa diventa metafora esistenziale in una dilatazione idealistica ed idealizzante che ci dice come tutto sia arte intorno a noi.


Pare di risvegliarsi in una piazza di De Chirico e poi ci accorgiamo che è solo a pochi passi da noi, una poltrona dove far riposare l'anima in questa società liquida (come l'avrebbe definita Bauman), dove sono soprattutto le strutture ad incasellarci e condizionare il nostro vivere quotidiano. 
Dove l'essere conscio si rivela obbediente alla teoria delle forme, l'inconscio urla ed erompe come il grido di Munch
Tuttavia si può uscire dalla forma, dagli stereotipi, da ogni incasellamento strutturale o sovrastrutturale, per renderci liberi e ritrovare la nostra vera identità. Shakespeare sosteneva che siamo fatti della stessa sostanza dei sogni ma questa, oggi come non mai, giace sepolta o nascosta dalle strutture e sovrastrutture: allora val bene la pena di liberare le farfalle della nostra anima!


Carlo D'Orta ci presenta una manipolazione magica delle architetture dove i connotati geometrici o cromatici vanno a ritrovare le loro radici in Mondrian od in Rothko. Le geometrie si colorano nelle atmosfere cittadine e rompono una routine ormai fin troppo consolidata. 
Ciò dimostra come ogni realtà abbia una magia nascosta che va saputa estrarre, “partorire“ in una sorta di maieutica contemporanea per far rivivere la vera essenza sepolta.


Le architetture si muovono leggere sulla scena che l'obiettivo cattura, sembrano quasi eseguire la fluidità di una danza.
È evidente come ogni edificio, ogni costruzione ed ogni oggetto, possieda una sua aura energetica  che diversamente si riverbera e colora. Riflessi ondulati tali a sciarpe che ci avvolgono in un abbraccio esistenziale in cui tutto concorre a trovare una posizione di empatia.
Una realtà che non sta mai ferma e nelle intercapedini ritrova la sua sezione aurea che richiama la proporzione divina.

Scritto dalla prof.ssa Sandra Lucarelli 

PROGETTO: Ludicamente 3
ALUNNI: B.A. (1C Pisa), T.C.(5E Pisa) e M.E. (2D Pisa).
REFERENTE: prof. Samuel Bozzi.
Proff: Claudia Presti, Sandra Lucarelli.
Ass. specialistico: Gioele Gallo.

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