Il Liceo Artistico Russoli alla diciassettesima Biennale Architettura di Venezia | EVENTI

Il Liceo Artistico Russoli alla diciassettesima Biennale di Venezia

Le studentesse e gli studenti della sezione 5° D Architettura e Ambiente, sono andati in data 19 e 20 Ottobre a Venezia per visitare la 17° edizione della biennale di architettura.

La biennale è una delle istituzioni culturali più importanti a livello, nazionale e internazionale, con installazioni e collaboratori da tutto il mondo. Si impegna profondamente nel promuovere le più disparate forme artistiche, dall’architettura al teatro e dall’arte contemporanea alla danza nel tentativo di creare nuove tendenze e creare un luogo di incontro per artisti da tutto il mondo.

Ovviamente noi studenti abbiamo visitato la mostra di architettura in linea col percorso di studi. 

La biennale ha plurime sedi sparse nella città per i vari eventi, ma quelle dedicate all’architettura sono Gli Arsenali e I Giardini.

La domanda posta da Hashim Sarkis (nuovo curatore della biennale) ai vari padiglioni è:

  “How will we live together?”

in linea con la tendenza degli ultimi anni ad una società più inclusiva in armonia sia tra gli uomini che con la natura, è per questo che nei vari padiglioni si è data importanza anche a critiche sociali e a progetti innovativi per un futuro più verde e multispecie.

Si va da dimostrazioni di nuovi materiali come l’installazione di Achim Menges e Jan Knippers che mostra come sia possibile costruire strutture usando molto meno materiale dei metodi tradizionali sfruttando le proprietà delle fibre, creando una struttura praticabile molto suggestiva composta interamente da stringhe di fibra di vetro e carbonio, che potrebbe essere un metodo di costruzione più sostenibile per il futuro. Fino alla proposta completa di un villaggio sulla luna dove tutti gli ambienti e i sistemi sono minuziosamente studiati.

Sono poi molti i padiglioni più strettamente legati alla natura, come quello dei funghi dove ci si immerge completamente nel loro mondo anche sul livello uditivo per scoprire le proprietà di questi esseri senza i quali il mondo non potrebbe esistere; o quello dove si ha l’idea di convivere con le api e usarle per costruire intricate strutture formate dai loro alveari.

Sono poi suggestive le installazioni che cambiano lungo il corso della biennale.

Per esempio un’installazione formata da un braccio robotico, un terreno stampato in 3D e delle spore fungine, nel quale il robot secondo un sistema di apprendimento continuo si prende cura dei funghi e dell’erba che cresce nel terreno, affronta il tema della coabitazione tra intelligenza artificiale e natura mostrando un habitat dove ogni elemento è dipendente dagli altri, creando un’esposizione che cambia nel tempo e che ogni visitatore vedrà in un’istante della sua evoluzione.

Un’altra esposizione che cambia nel tempo consiste in un pavimento di plastica rosso che però col calpestio dei visitatori si frantuma sempre di più, simbolo di come l’impatto di ognuno di noi cambia ciò che ci sta intorno. Ci sono altre innumerevoli esposizioni interessanti che non posso stare ad elencare, ma sono visitabili sia sul sito della biennale che sul canale youtube Biennalechannel.

Non sono mancate critiche a questa edizione che è stata definita caotica e piena di belle parole ma poi senza dati di fatto, riporto qui un interessante articolo di Lorenzo Ottone per Domus dove si critica il modo in cui è stata affrontata questa biennale.

In conclusione, la visita alla biennale è stato qualcosa di unico che rimarrà con tutti quelli che l’hanno visitata, è stata una grande fonte di ispirazione soprattutto sul metodo espositivo e di realizzazione dei progetti, personalmente era la prima volta che visitavo una mostra cosi’ ampia e variegata, nella quale ti potevi letteralmente perdere nell’arte e nelle esposizioni che ti circondavano completamente andando a colpire tutti i sensi, sono sicuro di aver imparato molto e sono felice di aver partecipato ad un evento di tale portata.

qui le foto

Scritto dall'alunno Gherardo Farese 

alunno: Gherardo Farese

classe: V D Architettura e Ambiente, a.s. 21/22

referente: prof. Antonella Baldini e prof. Piero Ferrari

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