Il sogno, tra realtà e inconscio di Noemi Nappo, classe 5 E, Arti Figurative, a.s. 20/21, Pisa | OPERE


I sogni traggono il loro materiale dalla realtà e dalla vita intellettuale che ruota intorno a quella realtà, essi non possono staccarsi dal mondo reale… possono però stravolgerlo. 

Il materiale che costituisce il contenuto del sogno deriva in qualche modo dall’esperienza. Spesso accade che i sogni ci rammentino cose a cui abbiamo cessato di pensare, cose che col tempo possono aver perso importanza per noi, vengono sepolti ma possono riaffiorare travestiti, distorti nel sogno.

Mi è stata commissionata la realizzazione di un elemento decorativo da posizionare in uno studio psichiatrico! Inizialmente la fonte principale del mio elaborato proveniva dalle idee freudiane legate al mondo onirico, "l’interpretazione dei sogni, di Sigmund Freud", secondo lo psicoanalista e filosofo austriaco durante il sonno la “censura“ messa in atto dalla coscienza si affievolisce e così l’inconscio preme con più intensità generando delle tensioni. 

Il sogno per Freud viene concepito come l’appagamento di un desiderio. Un film chiamato “il posto delle fragole“ è stato cruciale per la mia idea, il regista è riuscito a costruire un intreccio tra realtà, ricordi e sogni. Proseguendo con le ricerche ho scoperto un artista surrealista polacco, poco conosciuto, che mi ha colpita in modo particolare. Nella prima tavola del progetto ho realizzato alcuni bozzetti legati alle ricerche svolte, ispirandomi principalmente ai lavori dell’artista surrealista polacco Jacek Yerka. Di lui non sappiamo molto, non esistono vere e proprie descrizioni dei suoi lavori. Dipinge principalmente sogni, vere e proprie narrazioni oniriche. 

La sua produzione artistica può essere ricondotta ad alcuni temi del surrealismo e della pittura fiamminga di Bosch e Peter Bruegel. 

Le opere alla quale mi sono ispirata riguardano: l’introspezione, l’inconscio, il mondo delle idee e il mondo onirico. Ho utilizzato la tecnica del collage, matite e acquerello.

In seguito ho scelto il bozzetto da realizzare nella tavola definitiva, "il varco verso l’infinto" è il titolo che ho dato al mio lavoro. 

Leggendo un libro di Carlos Castaneda, "L’arte del sognare", ho appreso una visione meno psicologica del sogno. 

Racconta di sciamani, varchi, i sette varchi da attraversare per raggiungere la perfezione del sognare, non racconterò di tutti e sette i varchi, importante è la visione che l’autore vuole donarci del sogno.

La copertina del Times dedicata a Castaneda

Esso viene visto come il raggiungimento di un’altra dimensione, un mondo nuovo, dove realtà e inconscio si intrecciano, fino a fondersi. Il soggetto scelto è un letto, banale, il simbolo che più comunemente utilizziamo quando si parla di sonno e sogni. Un mobile (concreto), presente nel mondo, destinato al riposo e al sonno. 

Nel disegno il letto si prolunga fino ad intrecciarsi e dare vita ad un edificio, una sorta di castello. Sta a rappresentare il mondo onirico, un’altra dimensione. Ho immerso il soggetto in più sfondi surreali, inverosimili, quasi sospeso. Per ogni disegno ho affiancato una palette dei colori che ho utilizzato. 

Le tecniche utilizzate sono: matite colorate, acquerelli, penna e acrilico. Per rendere il dipinto più "fiabesco", cosa che solitamente fa l’artista, ho aggiunto piante, fiori e nuvole. Ho realizzato la tavola definitiva utilizzando la tecnica ad olio e acrilico su tavola preparata in legno. Ho riprodotto il soggetto scelto inserendo delle applicazioni in 3D (perline, nuvole in cotone) per rendere il dipinto più interattivo e d’impatto. Ho inserito il soggetto centrale in una “cornice“ nera dipinta ad acrilico. 

Infine, ho incorniciato il tutto utilizzando un cordoncino di juta. Il letto rappresenta un tramite, un mezzo utilizzato dal sognatore per il raggiungimento di un’altra dimensione.

Ho scelto di riprodurre il soggetto sotto forma di modellino, utilizzando principalmente: cartoncino, pietrine, fiori, nuvole in cotone, stoffa (per la realizzazione del letto) e fili in rame per lo scheletro. I colori dei materiali sono stati scelti appositamente per riprendere i colori utilizzati nel dipinto.

Scritto e realizzato da 

Nappo Noemi

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