Progetto “Libri Stellati” – Incontro con Marco Erba, autore di “Città d'argento” | Venerdì 4 giugno ore 16.00 – EVENTI


Torna lo scrittore Marco Erba al Liceo Artistico Franco Russoli di Pisa. Questa volta sarà analizzata "La Città d'argento", un’opera nella quale viene descritta la difficile storia di un'adolescente, campionessa di nuoto, bullizzata perché per metà bosniaca. La protagonista di Sarajevo dovrà confrontarsi con la storia della sua famiglia, originaria di Sarajevo, ed il passato del padre, sfuggito alla strage di Srebrenica

L'anno scorso lo scrittore Marco Erba presentò, sulla piattaforma Meet, il 13 maggio alle ore 15.30 il romanzo "Quando mi riconoscerai", collana Best BUR edita dalla Biblioteca Universale Rizzoli. 

In un'intervista Marco Erba spiega perchè ha definito questo romanzo il più importante della sua carriera, scegliendo proprio la storia di Srebrenica.

«L’ho definito così per due ragioni: prima di tutto è un progetto molto ambizioso, raccontare un evento estremamente tragico, il più grande genocidio avvenuto in Europa da dopo la Seconda Guerra Mondiale fino ad oggi, sconosciuto a molti, ad un pubblico trasversale. Questo romanzo è rivolto infatti ai più giovani, nonostante venga letto anche dagli adulti. In secondo luogo, è il romanzo più importante della mia carriera perché parla di argomenti di grande attualità, infatti, nonostante metà romanzo sia ambientato 25 anni fa e metà nei giorni attuali, tante questioni e situazioni verificatesi nella Bosnia dell’epoca si verificano anche oggi in Italia e in Europa». 

Video Trama - La città d'argento 

«Ad esempio, il tema della convivenza con chi è diverso da noi; il fatto che non bisogna odiare chi è diverso e che l’odio e la violenza non sono mai la strada corretta; il tema delle religioni differenti che possono convivere pacificamente,  ma che, se strumentalizzate, diventano motivo di violenza, tema più che mai attuale. Oggi si parla al telegiornale degli attacchi del terrorismo islamico, mentre a Srebrenica più di ottomila musulmani sono stati massacrati da soldati cristiani, alcuni dei quali combattevano portando fieramente la croce sul petto. Il tema principale è quindi come convivere tra religioni in modo pacifico e come evitare l’estremismo religioso e la strumentalizzazione della religione per motivi politici e di guerra». 

Ho scelto la storia di Srebrenica - dichiara l'autore poiché sono stato in Bosnia con amici più volte, ho conosciuto delle persone e sono stato a Srebrenica, ho persino parlato con persone che hanno vissuto sulla loro pelle la guerra e le sue conseguenze, e credo vada raccontata per non dimenticare. 


Sinossi del testo

A Srebrenica, nel 1995, viene scritta una delle pagine più nere della storia europea degli ultimi settant’anni. Ma Greta non ne sa quasi nulla: lei, nata a Milano, è concentrata sulla scuola e sulla sua passione, il nuoto. Non è mai stata in Bosnia, anche se metà della sua famiglia viene da lì. 

Non sa nulla dell’infanzia di suo padre Edin, delle intere giornate che ha passato, lui musulmano, a giocare nei boschi con Goran, l’inseparabile amico serbo. Dal passato, però, non si può fuggire, e così Greta si ritrova a scavare nella storia della sua famiglia, tornando laggiù dove tutto è cominciato. 

Dall’autore di “Fra me e te”, un romanzo che ci riporta a vicende dei Balcani di ieri e che ci insegna tanto anche sull’oggi, mettendoci in guardia dal fatto che la paura (in questo caso del diverso per religione) può diventare odio e persino guerra. E che ci restituisce con tocco lieve e potente insieme un ritratto di ragazzi stupendi, capaci di ripartire, di sognare un futuro diverso, oltre ogni frontiera e distanza (Rizzoli libri).

L’incontro avverrà sulla piattaforma Meet. Quanti fossero interessati a partecipare possono scrivere all’indirizzo istituzionale della prof.ssa Lucia Bacci che organizza l’evento:

lucia.bacci@liceoartisticorussoli.edu.it


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