AUTORITRATTO, VINCENT VAN GOGH (1888) di Valeria Apolloni, classe 5 serale, Pisa | OPERE




DAL BIDIMENSIONALE AL TRIDIMENSIONALE

Unità didattica a cura della prof.ssa Mariangela Lo Faro
Bassorilievo di Valeria Apolloni, classe 5 serale, Pisa





«Quando si fa il pittore, o si passa per pazzi oppure per ricchi; una tazza di latte ti costa un franco, una pagnotta due, e intanto i quadri non si vendono. Ecco perché bisogna mettersi insieme, come facevano gli antichi monaci, i fratelli della vita in comune nelle nostre brughiere olandesi [...] Non chiederei di meglio, ma poiché si tratta della vita in comune di diversi pittori, io dichiaro che anzitutto ci vorrebbe un abate per mantenere l'ordine e che naturalmente questi dovrebbe essere Gauguin».



«Nell’arte bisogna avere un’idea madre, esprimerla in modo eloquente, conservarla dentro di sé e    comunicarla agli altri con forza come l’impronta di una medaglia… L’arte non è una partita di piacere. È una lotta, un ingranaggio che tritura… non sono un filosofo, non voglio sopprimere il dolore, né trovare una formula che renda stoici o indifferenti. Il dolore è, forse, quello che fa esprimere più fortemente gli artisti».


TITOLO: "AUTORITRATTO" VINCENT VAN GOGH 1888

Laboratorio di scultura
Alunna: Valeria Apolloni, classe 5 serale, Pisa
Tecnica: Terracotta e colori acrilici
Referente: Prof.ssa Mariangela Lo Faro
Foto scattate da Michela Boldrini, classe 5 D, Pisa

Informazioni & approfondimenti:



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