NOTTE STELLATA, VINCENT VAN GOGH (1889) di Alessia Pezzini, classe 5 C, Pisa | OPERE




DAL BIDIMENSIONALE AL TRIDIMENSIONALE

Unità didattica a cura della prof.ssa Mariangela Lo Faro
Bassorilievo di Alessia Pezzini, classe 5 C, Pisa 
«Con un quadro vorrei poter esprimere qualcosa di commovente come una musica. Vorrei dipingere uomini e donne con un non so che di eterno, di cui un tempo era simbolo l’aureola, e che noi cerchiamo di rendere con lo stesso raggiare, con la vibrazione dei colori [...]. Ah il ritratto, il ritratto che mostri i pensieri, l’anima del modello: ecco cosa credo debba vedersi» 

Vincent Van Gogh, Arles, 3 settembre 1888, prima dell'internamento a Saint-Rémy.

«Guardare le stelle mi fa sempre sognare, così come lo fanno i puntini neri che rappresentano le città e villaggi su una cartina. Perché, mi chiedo, i puntini luminosi del cielo non possono essere accessibili come quelli sulla cartina della Francia? Come prendiamo il treno per andare a Tarascona o a Rouen, così prendiamo la morte per raggiungere le stelle»

Tratto da una lettera a Theo del 1888

«Le colline azzurre nella notte, trattate con linee ondulate e parallele, non hanno più il rassicurante aspetto di rilievi pettinati dal vento, indorati e scaldati dal sole (come in Renoir), ma sembrano minacciose acque dilavanti, di cui le curve degli ulivi sono le frange più avanzate e ribollenti»

Giorgio Cricco, Francesco di Teodoro

TITOLO: NOTTE STELLATA di VINCENT VAN GOGH, 1889
Laboratorio di scultura
Alunna: Alessia Pezzini classe 5 C, Pisa
Tecnica: Terracotta e colori acrilici
Referente: Prof.ssa Mariangela Lo Faro

Informazioni & approfondimenti:








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