IL DESIGN DEI MOBILI D'ARTE di Meri Gronchi a Cascina | MOSTRA


Il Design dei mobili d'arte a Cascina
mostra a cura di Meri Gronchi


L’intero settore del Mobile a Cascina vive un momento abbastanza difficile, ma il successo della mostra di Meri Gronchi,  giovane designer del legno, potrebbe rappresentare un punto di svolta nel  contesto economico Cascinese, prigioniero dello splendido passato degli anni Sessanta e proiettato  nella competitiva realizzazione degli interni di yacht e navi. 
Gli esclusivi mobili, disegnati dagli Artisti del Legno, diedero lustro alla tradizione locale artigianale, nata nel lontano 1642. La leggenda narra dei famosi e laboriosi artigiani Cascinesi capaci, con maestria, di modellare minuziosamente la preziosa farmacia gestita dai monaci all'interno della Certosa di Calci.




Meri Gronchi, l’artista partita dall'ISA Franco Russoli e arrivata ai vertici nel mercato del design del prodotto industriale, ha esposto i propri lavori nella sede della Società Operaia di Cascina sorta nel 1863, punto di riferimento per l’intera comunità grazie all’impegno costante del presidente Antonio Martini.

La scuola come solida base per poter raccogliere soddisfazioni nel mondo del lavoro è stato il tema centrale affrontato dalle classi del Liceo Artistico presenti all’evento. 
La prof.ssa Alessandra Ricci ha voluto sottolineare un aspetto importante del Workshop dedicato al design del mobile:
«Il Liceo Artistico Franco Russoli sede di Cascina è lieto di presentare la mostra di Meri Gronchi, in quanto Meri è una nostra ex alunna che si è diplomata nel 1995 all’Istituto d’Arte di Cascina. Facciamo a Meri i nostri complimenti per essere riuscita a trasferire nel lavoro e nelle sue realizzazioni le competenze acquisite con lo studio».


Meri Gronchi e Mariella Bonacci di ToscanaTv

Riportiamo, per le lettrici ed i lettori di Cactus 2.0, l’inizio dell’interessante intervista apparsa in questi giorni su L’Ordinario di Lucca. Le domande sono di Andrea Pannocchia, firma della rivista lucchese con un bacino d’utenza nazionale e internazionale, conquistato grazie ad una rete di realtà e di collaboratori dislocati ovunque.
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d- Cominciamo con un ordine diverso da quello solito delle interviste, perché si fa un viaggio a ritroso. Prima di tutto ti chiedo cosa ti ha colpito di noi e perché hai iniziato questo percorso che mi ha portato oggi a essere qui con te?
r- Innanzitutto ti ringrazio caro Andrea, ho incrociato, navigando su YouTube, la vostra professionalità, e istintivamente mi è venuto di pensare che forse la mia esperienza lavorativa potesse essere d’aiuto per i ragazzi che stanno studiando l’arte, in questo caso all’Istituto d’Arte di Cascina. Sono cascinese, ho vissuto 20 anni proprio nel centro storico e sono uscita dall’Istituto d’Arte di Cascina, in particolare dal settore del mobile. Dall’Istituto d’Arte ho ricevuto la formazione basica giusta per affrontare l’aspetto professionale, ad oggi ho sentito l’esigenza di restituire in qualche modo ciò che ho appreso alla scuola, magari colmando informazioni ed incentivando gli alunni, nella speranza che non si perdano verso altre strade. Vorrei dare loro una luce di speranza e dare coraggio nell’alimentare le proprie ambizioni, per amalgamare la propria creatività mentale e manuale con il mondo del lavoro artigianale ma soprattutto industriale, cosa della quale non avuto io a suo tempo. L’arte può e deve plasmarsi con il mercato e puntando sul proprio stile e farne l’arma vincente particolare che abbiamo solo noi designers italiani che ci contraddistingue nel mondo, così che non siano i ragazzi a cercare il lavoro ma il lavoro a cercare loro da qualsiasi parte del mondo.


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