(senza nome, Keith Haring 1989)
INNAMORATI DELLA POP ART
La festa degli innamorati non è un’esclusiva commerciale, per
fortuna.
Tutti/e in cerca di regali o peggio ancora di idee da regalo dell’ultimo
minuto. La redazione del Cactus 2.0, oltre ad augurare una splendida giornata a
chi ama e viene amato, lancia un’idea regalo per gli/le amanti dell’arte
contemporanea: ricordare Keith Haring, non acquistando un portachiavi o una
calamita per il frigo o altre cianfrusaglie da bancarella, bensì con un appuntamento di spessore che abbia al centro Tuttomondo, l'opera che impreziosisce la già corposa lista di cose da vedere in città. Abbiamo scelto, non a caso, un senza nome del 1989 come
“copertina”, perché proprio in quell’anno l’artista statunitense sbarcò all’ombra
della Torre Pendente e regalò alla Toscana la sua ultima creazione pubblica,
nonché permanente: Tuttomondo, un dipinto che ritrae trenta figure dinamiche e
di grande vitalità, concatenate e incastrate tra loro a simboleggiare la pace e
l'armonia del mondo.
La nostra idea regalo per San Valentino, quindi, è la
creazione di un gruppo di lavoro docenti/studenti per poter raccogliere tutte
le proposte intelligenti destinate, successivamente, ad un evento degno dello spessore sia
dell’opera, sia dell’artista, prematuramente scomparso.
Inoltre, l’allora Istituto Statale d’Arte Russoli partecipò alla
realizzazione di Tuttomondo e sarà interessante ricostruire l’aria che si
respirava quel 19 giugno di trenta anni fa. Ecco, dunque, la data per
consegnare il nostro “regalo di San Valentino” all’arte firmata Keith Haring.
( Keith Haring a Pisa, 1989)
In effetti già ad inizio dell’anno, in seno al Consiglio d’Istituto,
s’era toccato l’argomento, raccogliendo il parere favorevole di tutti i
presenti per un percorso interdisciplinare aperto anche a collaborazioni esterne. Le potenzialità per costruire un
qualcosa all’altezza della situazione ci sono. L’obiettivo è omaggiare, con stile,
cervello e colore, la memoria di un’icona mondiale della Pop Art, capace di lasciare una traccia indelebile tramite una forma artistica innovativa, nata dalla cultura metropolitana Newyorchese ed approdata, quasi per caso, in un centro urbano ricco di storia intrecciata all’arte. In effetti, per degustare Tuttomondo non serve un biglietto, ma una
buona dose di fantasia, tanta fame di Popular Art ed apertura mentale.
Keith quel giorno esclamò: «Pisa è incredibile. Non so da
dove cominciare. Mi rendo conto ora che si tratta di uno dei progetti più
importanti che io abbia mai fatto».
Profetico.
La redazione del Cactus 2.0
Per adesioni, critiche, suggerimenti ed informazioni: cactus.artistico@gmail.com
Immagini tratte da: http://www.haring.com
Link utili per approfondire:
Libri:
- Keith Haring a Pisa. Cronaca di un murale, Edizioni ETS, Pisa, 2003, scritto da Omar Calabrese, Roberta Cecchi, Piergiorgio Castellani,
- Keith Haring ...disegnare sulla neve, Edizioni Carlo Cambi, Siena, 2011, scritto da Gregorio Rossi con l'introduzione di Andrea Benetti.
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