Suminagashi a cura di Rebecca Giusti | VIDEO



 墨流し

Suminagashi 墨流し è il nome giapponese di un’antica tecnica di decorazione della carta con l’inchiostro. Considerata la tecnica di marmorizzazione più antica, sembra risalire a duemila anni fa, in Cina, e in Giappone era già conosciuta e diffusa in epoca Heian. 
Sono sopravvissuti al tempo parecchi bellissimi esempi di suminagashi, usati per scrivere sutra, raccolte poetiche come lo Shinkokin Wakashū e anche frammenti del Genji Monogatari.

La tecnica è rimasta immutata e (fatta eccezione per chi usa colori acrilici e reagenti chimici) chi la pratica ancora oggi si limita a versare poche gocce di inchiostro sulla superficie dell’acqua e quando per tensione superficiale si formano immagini suggestive, evocative di paesaggi e animali o di forme astratte, le stampa appoggiandovi sopra un foglio.

Molto semplice, dunque, purché vengano rispettate alcune condizioni.
Se l’obiettivo è quello di lasciar fluttuare l’inchiostro sulla superficie dell’acqua e cogliere l’immagine fissandola con questa rudimentale tecnica di stampa su carta, avremo bisogno di:

- un contenitore-vaschetta alto almeno 5 centimetri
- acqua a temperatura ambiente
- inchiostro in barretta (sumi) di buona qualità
- uno o due pennellini
- se si vuole usare un reagente (fiele di bue, grasso animale, crema detergente, sempre in piccolissime quantità) è necessario un altro pennello.



tratto da: http://www.shodo.it/shikishi-catalogo/pagine/suminagashi.html

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