墨流し
Suminagashi 墨流し è il nome giapponese di un’antica
tecnica di decorazione della carta con l’inchiostro. Considerata la tecnica di
marmorizzazione più antica, sembra risalire a duemila anni fa, in Cina, e in
Giappone era già conosciuta e diffusa in epoca Heian.
Sono sopravvissuti al
tempo parecchi bellissimi esempi di suminagashi, usati per scrivere sutra,
raccolte poetiche come lo Shinkokin Wakashū e anche frammenti del Genji
Monogatari.
La tecnica è rimasta immutata e (fatta eccezione per chi usa
colori acrilici e reagenti chimici) chi la pratica ancora oggi si limita a
versare poche gocce di inchiostro sulla superficie dell’acqua e quando per
tensione superficiale si formano immagini suggestive, evocative di paesaggi e
animali o di forme astratte, le stampa appoggiandovi sopra un foglio.
Molto semplice, dunque, purché vengano rispettate alcune
condizioni.
Se l’obiettivo è quello di lasciar fluttuare l’inchiostro
sulla superficie dell’acqua e cogliere l’immagine fissandola con questa
rudimentale tecnica di stampa su carta, avremo bisogno di:
- un contenitore-vaschetta alto almeno 5 centimetri
- acqua a temperatura ambiente
- inchiostro in barretta (sumi) di buona qualità
- uno o due pennellini
- se si vuole usare un reagente (fiele di bue, grasso
animale, crema detergente, sempre in piccolissime quantità) è necessario un
altro pennello.
tratto da: http://www.shodo.it/shikishi-catalogo/pagine/suminagashi.html
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