Giovedì 5 giugno si è tenuto un evento speciale in Aula Magna, durante il quale le studentesse e gli studenti delle classi 3ªB, 4ªB e 5ªB hanno presentato il progetto grafico realizzato per l'Ufficio Esecuzione Penale Esterna (UEPE). L’incontro ha rappresentato un'importante occasione di celebrazione e condivisione del lavoro svolto, con una cerimonia di premiazione per i partecipanti e la donazione di una stampante laser a colori in formato A3 alla scuola.
Il progetto è nato da una collaborazione con l'Assistente Sociale Maria Rosaria Lacatena e la Dirigente Elena Fiorini, responsabile dell'UEPE delle province di Pisa e Lucca. L'UEPE, un ente centrale nel sistema penale italiano, si occupa dell’applicazione di pene sostitutive e misure alternative alla detenzione. Gli operatori dell'ufficio, tra cui assistenti sociali, educatori e forze di Polizia, gestiscono circa 4000 persone, tra cui cittadini italiani e stranieri. Per dare un'idea delle dimensioni, nel carcere di Pisa erano presenti circa 200 detenuti.
Nel mese di ottobre, l'UEPE aveva contattato il Russoli per chiedere la realizzazione di una brochure e una locandina destinate agli operatori e agli utenti dei servizi. Da questo stimolo era partito un lungo e articolato processo creativo che aveva coinvolto le allieve e gli allievi delle classi 3B, 4B e 5B dell'indirizzo Grafica insieme alle operatrici dell’ufficio. Il risultato era stato un concept grafico che non solo rispondeva alle richieste pratiche, ma si distingueva per originalità e creatività.
Il progetto finale era stato presentato e discusso durante l'incontro del 5 giugno, offrendo un’opportunità di riflessione sul lavoro made in Russoli, che avevano messo in campo tutte le loro competenze artistiche e progettuali per creare un prodotto visivamente e concettualmente significativo.
La cerimonia è stata anche un momento di riflessione sul ruolo che la scuola e i giovani possono avere nel supportare progetti di utilità sociale e istituzionale, come quello proposto dall'UEPE. Un'iniziativa che, attraverso la creatività, aveva unito il mondo scolastico e quello delle istituzioni penali in un dialogo costruttivo.
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