Progetto “Libri Stellati” - Incontro con Anna Benvenuti, autrice di "Niente che ci assomigli" e "Ancora tutto da imparare" | Martedì 29 marzo dalle ore 9.00 alle 10.30 | EVENTI

Martedì 29 marzo, dalle 9 alle 10 e 30, si terrà sulla piattaforma Google Meet l'atteso secondo incontro del Progetto Libri Stellati, organizzato dalla prof.ssa Lucia Bacci, cui parteciperanno la scrittrice Anna Benvenuti, le studentesse e gli studenti delle classi II B e II C del Liceo Artistico Franco Russoli di Pisa. Si parlerà dei due volumi della giovane scrittrice Benvenuti, "Niente che ci assomigli" e "Ancora tutto da imparare". 

Intervista alla prof. Anna Benvenuti in occasione dell'uscita del suo primo romanzo.

Le interviste video dell' Associazione FAESFAmiglia E Scuola” e quella scritta, pubblicata da Mangialibri.com, fanno emergere il profilo della scrittrice che sarà ospite del Liceo Artistico Franco Russoli di Pisa all'interno della rete AsteroideAIl progetto Libri Stellati nasce come esperimento nell’a.s. 2015-2016, quando la prof.ssa Rosanna Prato, presidente di AsteroideA, propone ad alcuni docenti di lettere, tra cui la prof.ssa Lucia Bacci del Liceo Artistico Russoli, di far leggere ai propri studenti il saggio di letteratura e arte Soli eravamo di Fabrizio Coscia (Ad est dell’equatore, 2014). L’incontro con l’autore conclude il lavoro in classe nel febbraio del 2016, presso lo Studio Cariello. Il progetto “sperimentale” porta risultati così soddisfacenti che Rosanna Prato ne affida la responsabilità a Lucia Bacci perché lo trasformi in un progetto stabile.

La prof.ssa Bacci negli anni successivi dà una forma precisa a Libri Stellati, lasciando come punto fermo la collaborazione tra le varie scuole cittadine.

La docente parte dalla constatazione che gli studenti non sempre sono interessati alla letteratura, che talora sentono lontana perché studiano i testi e le biografie degli autori in modo astratto, nozionistico, senza instaurare il necessario coinvolgimento emotivo, senza coinvolgere la propria esperienza di vita.

In questo la prof.ssa Bacci fa sue le parole del grande critico letterario Tzvetan Todorov che affermava:

“Il lettore non legge le opere per padroneggiare meglio un metodo di lettura, né per ricavarne informazioni sulla società in cui hanno visto la luce, ma per trovare in esse un significato che gli consenta di comprendere meglio l’uomo e il mondo, per scoprire una bellezza che arricchisca la sua esistenza; così facendo riesce a capire meglio se stesso. La conoscenza della letteratura non è fine a se stessa, ma rappresenta una delle vie maestre che conducono alla realizzazione di ciascuno.” (La letteratura in pericolo, Garzanti 2008, pp. 16; 24 s.).

Anna Benvenuti è un’insegnante - si legge su mangialibri.com - di un liceo milanese che, dopo il successo del suo romanzo d’esordio, ha deciso di dar seguito alle vicende dei protagonisti. Fin dalla presentazione del libro, organizzata on-line della casa editrice, emerge la sua umiltà, la sua sensibilità e, soprattutto, la sua disponibilità tanto che riesco ad approfittarne per chiederle di fare un’intervista per indagare la passione per il proprio mestiere e l’origine di questa avventura da scrittrice. Ben presto si rivela piuttosto una chiacchierata che dà l’ormai persa sensazione di essere al bar davanti a un caffè, anziché di fronte ad uno schermo.

"Ancora tutto da imparare" - l'ultimo romanzo di Anna Benvenuti - Intervista

Che cosa ti ha spinto a scrivere un romanzo?
L’idea nasce a giugno, momento in cui bisogna consigliare le letture estive agli allievi: essendo insegnante di italiano, c’è sempre una forte aspettativa da parte dei genitori, della serie “Chissà quali letture ti ha assegnato la prof”. Invece i ragazzi temono molto questo momento. Negli anni ho cambiato moltissime strategie: ad esempio, ho evitato di rendere obbligatorio il classico tradizionale, di cui avrebbero scopiazzato magari il riassunto qualche giorno prima del rientro a scuola, e ho incoraggiato piuttosto i ragazzi a leggere ciò che piace loro. Poi, l’estate scorsa, anche grazie all’esperienza di tutoring che mi aveva messo di fronte ad una mia studentessa che aveva vissuto un dramma familiare, mi è nata l’urgenza di scrivere e di provare a scrivere io un libro per loro, forte anche del fatto che faccio l’insegnante da dieci anni e un po’ credo di conoscere i pensieri dei ragazzi. Quindi, ho iniziato a scrivere e scrivo per i miei ragazzi, è stata più un’idea di mio marito quella di farla vedere ad un editore, dicendomi “L’hai scritta per loro questa storia, perché non fargliela arrivare?”.
Come hai ben illustrato, i primi destinatari della tua scrittura sono i tuoi allievi. Possiamo, dunque, classificare i tuoi romanzi come appartenenti al genere young adults? Quale è il tuo rapporto con questo genere letterario?
È un rapporto molto controverso: quando ho presentato il primo romanzo al primo agente letterario, mi ha detto che non andava bene perché loro, sulla base delle esigenze del mercato, volevano uno YA, o per lo meno un romanzo con un’etichetta chiara, e la mia opera non lo era a tutti gli effetti perché erano troppo presenti gli adulti. Quindi, mi ha detto che se lo avessi modificato lo avrebbe preso. Io non l’ho voluto modificare perché per me gli adulti erano fondamentali nel romanzo, nel senso che facevano da contraltare ai protagonisti giovani e, in un certo senso, erano il mio alter ego. Dunque, si può dire che mi sono auto-esclusa dal genere tout court: siamo con una scarpa nel genere young adults e con l’altra nel classico romanzo di formazione. Proprio il fatto di essere ibrido aveva reso la mia opera non appetibile per la prima persona che visionò il romanzo: però, il problema era che io non scrivevo per sfondare sul mercato, io scrivevo per me e non potevo abbandonare il doppio versante, composto anche dagli adulti, da cui discendeva un confronto che, a mio avviso, originava molta ricchezza. Tanto che il romanzo è letto anche dagli adulti. Per quanto concerne il genere in generale, ho iniziato a conoscerlo da professoressa quando ho voluto capire che cosa leggessero i miei studenti. Su alcuni mi sono divertita, altri trattano alcune tematiche in modo superficiale, ma comunque sono un incentivo alla lettura.


referente Libri Stellati: prof.ssa Lucia Bacci
lucia.bacci@liceoartisticorussoli.edu.it



 

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