ART IN WORDS, miglioro il mio Italiano tra testo argomentativo e poesia | INFORMART


Miglioro il mio Italiano tra testo argomentativo e poesia

Il numero zero di Art in Word è nato per dare luce ai lavori conclusivi realizzati dagli studenti del biennio del Liceo Artistico Franco Russoli di Cascina, i quali hanno frequentato trenta ore di lezioni intensive al fine di migliorare il testo argomentativo e poetico. 

Oggi in una società dove prevale l’immagine non basta soltanto sapere osservare, ma saper trasferire in linguaggio scritto le proprie emozioni è diventato davvero difficile, in particolar modo per le nuove generazioni. Gli adolescenti sono sempre più abituati ad una scrittura oserei dire “touch and go”, toccata e fuga, sotto l’egida degli sms, di whatsapp, di messanger e chi più ne ha, più ne metta, tutti supporti che stanno modificando il linguaggio scritto e limitando le capacità creative di ogni individuo, poiché schematizzano il dialogo standardizzandolo e lo costringono all’interno di uno schema chiuso, non lasciando spazio alla fantasia umana di volare.  



La nascita della scrittura nel 4000 a.C. ci attesta la nascita della “Storia”, se non ci fosse stata questa importante scoperta, il passato sarebbe per noi solo un’immagine offuscata senza tempo: 
non avremmo potuto percepire la nostra la capacità di memoria, non avremmo potuto conoscere le civiltà del passato e le loro tradizioni culturali, non conosceremmo nemmeno noi stessi e i nostri predecessori. 

Tutto ciò che vediamo come un prodotto ben confezionato quale la pubblicità, un film, una mostra di dipinti, fotografie e quant’altro, ha un dietro le quinte che riguarda una costruzione scritta, una progettualità, che deve essere resa al meglio per poter avere un feedback positivo da parte di un pubblico.




Oggi da parte degli studenti non c’è la percezione né la conoscenza delle difficoltà che sussistono per produrre un film, realizzare una mostra, scrivere un libro, scrivere un testo poetico; ciò purtroppo avviene a causa dei programmi scolastici decurtati e da una mancata abitudine allo studio, inteso come “otium” che purtroppo è diventato un miraggio con il conseguente abbassamento qualitativo della didattica italiana rispetto agli altri paesi del mondo e ahimè, anche rispetto a quei paesi, che noi italiani pensiamo siano sottosviluppati. 




Questo articolo nasce non per voler dare un giudizio negativo, ma come forma di critica costruttiva, in quanto vuole spaccare una lancia nei confronti dell’entusiasmo di alcuni docenti della scuola italiana che attraverso questi incentivi didattici quali i programmi operativi nazionali, potrebbero accrescere quel sapere per competenze, di cui tanto si parla per dare degli input agli studenti, i quali non è affatto vero che siano del tutto disinteressati, ma sembrano soltanto aver perso l’abitudine verso quello “studio interessato” e stimolante, che servirebbe innanzi tutto ad alimentare quei cervelli pensanti, molti dei quali purtroppo oggi sembrano fuggire dal nostro stato italiano.

All’interno del numero “zero” di Art in Word, leggerete le recensioni, le riflessioni e le poesie di questi studenti che hanno colto dall’inizio alla fine del corso un messaggio di cui tutti dovremmo essere portavoce, soprattutto come educatori, cioè quello della curiosità per la vita.

Scritto dalla prof.ssa Agata Mirabella


Docente esperto: prof.ssa Agata Mirabella
Tutor didattico: prof.ssa Francesca Lerna
Alunni in redazione: Francesca Giangravè, Francesco Mallozzi, Elena Marcacci, Giulia Marcacci, Dario Mazzei, Nicola Paiano, Alessia Pallante, Sandro Piccardi, Nadia Santaniello.

I migliori articoli di Art in word saranno pubblicati sulle colonne di Cactus 2.0


n.b. Immagini tratte dalla rete

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